lunes, 21 de enero de 2008

Real Madrid - Atlético dalla Italia

Al Real il derby di Madrid

Il big match della 20ª giornata della Liga va ai blancos, che soffrono ma vincono d'autorità al Vicente Calderon: 2-0 con gol di Raul e Van Nistelrooy. Il Barcellona resta a -7 dai rivali battendo 1-0 il Racing Santander grazie alla rete (gol) di Henry
MADRID (Spa), 20 gennaio 2008 - Partite come il derby di stasera al Vicente Calderon fanno capire perché il Real Madridsia una potenza del calcio mondiale da sempre, mentre l'Atletico sia solo una buona squadra, incapace di spiccare il volo (escaparse, largarse) al momento giusto. Il match più atteso (más esperado) della 20ª giornata della Liga, sulla carta (a priori), era pronto a trasformarsi in una trappola letale (trampa letal) per i blancos, che prima di oggi comandavano la classifica a +7 sul Barcellona. Si parlava di un Real affaticato e di un Atletico in grande spolvero (en gran forma, sin polvo), si immaginava che la sfida (desafío, partida) tra i due club più "spendaccioni" (gastadores) dell'ultimo calciomercato spagnolo potesse fermare la marcia dei campioni di Spagna. Nulla di tutto questo: 2-0 per i blancos e tanti saluti a tutti.
RAUL E RUUD - E non conta nulla la generosità di un Atletico che ha attaccato a lungo, non bastano le tante occasioni sprecate (desperdiciadas) dai rojiblancos davanti a un monumentale Casillas: il Real Madrid ha colpito quando bisognava colpire, ha sofferto quando c'era da soffrire, ha ucciso la partita quando ha intravisto la possibilità di raddoppiare. L'Atletico ha incassato un gol al 1' di gioco, una cosa impensabile per una squadra che punta (aspira, apuesta) a sovvertire le centenarie gerarchie cittadine. E' stato tradito da Pablo Ibanez (detto per inciso: solitamente il miglior difensore puro dei Colchoneros) e trafitto da Raul, prontissimo a sfruttare (aprovechar, explotar)) lo svarione del centrale biancorosso e il conseguente assist (pase) di Robinho. E' stato tradito anche, spiace dirlo, da un Christian Abbiati molto incerto sul secondo gol, il guizzo di Van Nistelrooy che ha chiuso la gara: dopo il corner battuto (sacado, ejecutado) da Sneijder, il portiere italiano non è certo stato aiutato dai suoi difensori, ma quel pallone calciato sporco dall'olandese si sarebbe potuto smanacciare con un po' più di convinzione.
MURO CASILLAS - Inutile, comunque, gettare la croce addosso (culpar) ad Abbiati: non è lui il colpevole se l'Atletico non batte il Real al Vicente Calderon dal '99. Le responsabilità della sconfitta (derrota) vanno divise tra tutti. Il problema è che, in porta, il Real ha Casillas. E il confronto diventa impietoso, perché il portierone dei blancos ha negato il gol a tutti: Forlan, Pablo Ibanez, Aguero. Dove non è arrivato lui, ci si è messa la traversa che ha respinto il colpo di testa di Motta. C'è anche un po' di sfortuna in questa serata dell'Atletico, va detto. Ma il Real ha condotto la partita come fanno le grandi squadre, è riuscito a smorzare la furia degli avversari minuto dopo minuto. Solo un grande Aguero ci ha provato fino alla fine, facendo venire qualche brivido a un altrettanto grande Cannavaro. Ma alla fine ha vinto la squadra che è più abituata a farlo.

El lenguaje futbolístico que emplean en Italia es verdaderamente bello. También como se ve emplean bastantes terminos en inglés.

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