domingo, 3 de febrero de 2008

Il Real sbatte (golpeado, sacudido) sull'Almeria

Sconfitta (derrota) secca e inaspettata della capolista (líder) nell'anticipo del 22° turno della Liga. Finisce 2-0 per gli andalusi, che interrompono così la striscia (franja; strisce pedonali paso cebra di 8 vittorie consecutive dei blancos. Domani il Barcellona può tornare a -6

Una serata che ad Almeria e dintorni sarà ricordata per decenni, questa: perché battere (batir) il Real Madrid, di per sé (por si solo), è già una rarità, ultimamente. Vincere 2-0 non facendo vedere la palla ai blancos per un'ora buona rappresenta qualcosa di storico, al limite del sogno. Eppure gli andalusi ci sono riusciti, con merito, interrompendo la striscia di otto vittorie consecutive degli uomini di Schuster nella Liga, che con le piccole faticano (trabajan, hacen esfuerzos) più del previsto. Il campionato, che sette giorni fa sembrava sepolto, ora può riaprirsi. Il Barcellona, infatti, battendo domani l'Osasuna, andrebbe a -6. L'Almeria, invece, plana a un punto dal Santander e dalla zona Uefa.
MILLE ALL'ORA - Diarra torna di corsa dalla Coppa d'Africa e si piazza in mezzo al campo; ma si capisce presto che le energie sono rimaste in Ghana. E se lui fa fatica, tutto il Real fa fatica. Tenendo conto, poi, che Van Nistelrooy gioca nonostante i problemi fisici, si capisce perché nel primo tempo i blancos soffrano le pene dell'inferno. L'Almeria, una delle squadre più in forma del momento, è caricata a mille, ma al 5' ringrazia tutti gli dei del pallone vedendo un sontuoso pallonetto di Raul finire di un pelo sopra la traversa. Poi è quasi un monologo, coronato dal gol, fantasma ma nemmeno troppo, di Juanito: il mediano al 15' sfrutta (aprovecha) un paio di rimpalli (rebotes) e batte Casillas, che smanaccia oltre la linea. E' la svolta, perché gli andalusi, se possibile, accelerano ulteriormente. Un po' troppo, forse, il portiere Diego Alves, che abbatte Sergio Ramos lanciato in contropiede. Ci starebbe il rosso, ma l'arbitro opta per la semplice ammonizione.
CANNAVARO SOFFRE - Van Nistelrooy rimane negli spogliatoi, sostituito da Higuain. Peccato che anche i compagni dell'olandese abbiano avuto la stessa idea: su un cross dalla sinistra, Cannavaro (già rivedibile sul gol di Juanito) abbraccia Negredo e lo fa cadere in area. Rigore evidente, realizzato dallo stesso centravanti dell'Almeria, nato proprio a Madrid nel quartiere (barrio) della Vallecas. Sono passati 40 secondi dall'inizio della ripresa. La reazione del Real c'è. Arruffata (embarrullada, enredada), ma c'è. Ci prova Raul di testa, ma Alves si supera, confermando per la quarta partita consecutiva la porta inviolata; Robinho e Sneijder danno finalmente segni di vita, senza tuttavia incidere. L'occasione migliore capita ancora a Raul, ma la sua zuccata su cross di Balboa finisce alta da non più di cinque metri. Insomma, i blancos meriterebbero almeno un gol: troppo, per il pubblico in estasi dello Stadio Mediterraneo.

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