miércoles, 5 de marzo de 2008

"Serve una notte Real"

Così titola la Gazzeta dello sport a Italia in atessa della sfida di questa sera.


A Madrid c’è il sole. Ma c’è vento, e fa freddo. Ai circa 6000 tifosi romanisti in città per la sfida di stasera con il Real Madrid, ritorno degli ottavi di Champions, la sciarpa (bufanda) giallorossa fa comodo non solo per ragioni di tifo, ma anche di temperatura.

Stasera al Bernabeu la sfida sarà però incandescente: "Marca" e "As", i quotidiani sportivi di Madrid, non hanno dubbi e titolano allo stesso modo: "90 minuti son molto longo". Slogan minaccioso da rimonta, slogan da chi la coppa più ambita l’ha vinta nove volte, e si sente forte. Tanto per rincarare la dose (calentar el ambiente, subir la dosis, (fig) aumentar o subir el precio) "As" pubblica un’intervista con Heintze, difensore ex Manchester United, uno di quelli del 7-1 dopo l’1-2 dell’andata. Ma il tema del giorno è il duello (duelo) di talenti: Robinho, l’idolo di casa, contro Totti, per "Marca" "el gasolinero puede incendiar el Bernabeu".
L’AMBIENTE - Madrid si è svegliata tardi. Come spesso le accade. Poco traffico, persino (incluso) in centro, in mattinata. La gente qui tira tardi la sera, anche i giorni feriali. I tifosi giallorossi sono avvistati in giro per tutte le zone turistiche della capitale spagnola: da Piazza di Spagna (sì, ce l’hanno anche loro, ovviamente, oltre ai romani), a Plaza Mayor, fino a Puerta del Sol, si incrociano passeggando supporters giallorossi variopinti, infreddoliti e scatenati nello shopping. Ieri alla seduta di rifinitura (sesión de entrenamiento, de acabado) giallorossa, allo stadio, sono riusciti ad assistere circa 500 di loro secondo i resoconti locali. C’è anche qualche gita: Madrid a marzo è un classico per le scuole del Belpaese. Tutto tranquillo, comunque, nonostante le preoccupazioni dei media locali, informati del fatto che alcuni tifosi ospiti sono senza biglietto (sin entrada). Capita persino (sucede incluso) che il commesso (dependiente) di un negozio sportivo accanto alla discoteca di tendenza Joy riconosca la parlata di alcuni giornalisti italiani e urli "Forza Roma", spiegando che stasera deve battere il Madrid. Tifoso dell’Atletico Madrid o del Barcellona? Chissà. Di sicuro l’attesa monta ora per ora.
SCHUSTER - Radio Marca, Cadena Ser, le radio spagnole comparabili a quelle romane per seguito e passione, diffondono da giorni il loro tam tam, la chiamata alle armi, o meglio allo stadio, è recepito: è esaurito (lleno, abarrotado, agotado) già da un bel po’. Il Real per ambizione e tradizione non può accettare di uscire agli ottavi di finale per la quarta stagione di seguito. Schuster, carattere spigoloso, per cui stampa e tifosi blancos non vanno proprio matti, - un tassista ci spiega che gli allenatori apprezzati qui sono quelli signorili, come Del Bosque -, si gioca parecchio. Nonostante il primo posto nella Liga. Deve vincere in Europa. Anche senza Van Nilstelrooy, anche se per farlo - ha spiegato il tecnico tedesco - non basterà solo una grande serata di Robinho. Serve un Real davvero reale. La Roma stasera, alle 20.45, oltre che sulla sua forza, potrà però contare su due fattori importanti: i suoi tanti tifosi e i precedenti incoraggianti.

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