viernes, 30 de mayo de 2008

CUPIDO INVENTORE DEL TERGICRISTALLO

(BLOG la condesadescalza)

A cura di Daniel Sánchez Bonet (il mio primo racconto in italiano, prima lo avevo scrito in spagnolo)

CUPIDO INVENTORE DEL TERGICRISTALLO

Aveva appena chiuso la porta, quella di legno che era mangiata dai tarli. Lo sbattere della porta annunciava che c'era qualcosa che non andava. La mia concentrazione si bagnò con il contatto dell'acqua che cadeva da sopra. Le goccie scivolavano attraverso il mio corpo: pioveva a catinelle.
Avevo solo un pensiero nella testa: lasciare Lucia, ma non ero del tutto sicuro. Dubitavo, sempre dubitavo: dirglielo adesso oppure tacere per sempre. Io la amavo: mi ripetevo a me stesso. Mentre, per la strada circolavano, sotto la pioggia intensa, macchine, molte macchine. Tutte muovendosi allo stesso tempo. Tutte dirette dal verdetto dei loro tergicristalli: quelli che si muovevano da sinestra a destra. Un movimento ossesivo che negava, che me spingeva a renunciare ai miei propositi di lasciarla. Le macchine insistevano, non vacillavano. Erano molte. Erano come una immagine che mi costringeva a abbandonare ciò che avevo intrapreso. La decizione era ormai presa: ritornavo a casa.
Andavo con le mani in tasca e con paso leggero. Prima, di aprire la porta mi fermai un attimo a riflettere: Cupido, inventore del tergicristallo, pensai in un momento di lucidità. Lucia era ancora la mia ragazza.

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