In questo modo riportano i giornali italiani la festa di San Fermin a Pamplona che sono finiti ieri.
Le feste de Los Sanfermines, in onore di San Firmino di Amiens, cominciano con il lancio del chupinazo (razzo) dal balcone del consiglio della città a mezzogiorno del 6 luglio e finiscono a mezzanotte del 14 luglio. L’Encierro consiste in una corsa di circa 800 metri per le strette vie cittadine fino all’arena delle corride, dove il pubblico corre insieme a una mandria di tori lasciati liberi. L’inizio ufficiale si ha quando dal balcone del municipio viene scagliato in aria il chupinazo, il razzo la cui miccia è innescata dal sindaco di Pamplona. All’esplosione le strade gremite di gente si riempiono di un movimento gioioso e incontrollabile. Si danza, ci si bacia e abbraccia, si beve: le regole comuni per questa settimana saranno sostituite da quelle della festa più famosa di Spagna.
Il percorso di più di un chilometro termina alla Plaza de Toros, l’arena dove avviene la corrida per sette volte in sette giorni durante San Fermin. Fuori la statua di bronzo dedicata a Hemingway luccica sotto il sole di luglio.
NOTIZIARIO ITALIANO
Pamplona sotto choc, un giovane spagnolo muore incornato dai tori
SI TORNA A MORIRE Dopo 6 anni, la corsa dei tori di Pamplona torna ad essere quello che molti tendono a dimenticare lasciandosi trascinare dall'atmosfera di festa e fascino: un gioco mortale. È infatti deceduto stamattina all'Ospedale di Navarra uno dei quattro corridori incornati durante il quarto encierro dei Sanfermines 2009. Per lui fatale un colpo ricevuto alla clavicola, che gli ha provocato una gravissima emorragia al collo (il corno ha reciso arteria aorta e vena cava) e gli ha perforato un polmone. Soccorso immediatamente, è stato necessario praticargli un massaggio cardiaco, ma le sue condizioni sono state subito definite gravissime. Giunto in ospedale in stato critico, è stato immediatamente messo sotto i ferri per ridurre le lesioni, ma al termine dell'operazione è stato dichiarato morto. Il ragazzo aveva 27 anni, si chiamava Daniel Jimeno Romero ed era originario della comunità di Madrid. Lo hanno identificato la mamma e la fidanzata, giunte all'ospedale dopo aver sentito il sindaco di Pamplona annunciare che il ragazzo aveva al dito un anello con la scritta «Cris, 23 de noviembre».
I PRECEDENTI La vittima di oggi è ufficialmente la quindicesima nella storia degli encierros pamplonesi, anche se ancora è aperto il dibattito sul primo caduto di questa manifestazione: secondo la statistica il primo morto si ha nel 1924, anche se recenti indagini storiche hanno mostrato come la prima vittima fosse un 21enne ferito nel 1910 e morto poi nel 1911 in seguito a una tubercolosi sorta come complicazione delle ferite ricevute nella corsa. Era comunque dal 2003 che non si registrava una morte durante uno degli encierros di San Firmino. Allora la vittima era stata un pamplonese 63enne, Fermin Etxeberria Irañeta, che dopo aver subito un forte trauma cranico rimase in coma per oltre due mesi, morendo il 24 settembre. Il precedente più significativo risale però al 1995, data dell'ultimo morto incornato. Quell'anno fu il 22enne statunitense Matthew Peter Tasio a venire centrato in pieno dal toro Castellano in Plaza del Ayuntamiento e a morire per un'incornata nell'addome che recise l'aorta e gli fece perdere il 90% del sangue.
BILANCIO TRAGICO Oltre al ragazzo morto, il bilancio del quarto encierro è sicuramente pesante. Altri tre incornati (uno all'addome nel tratto di Mercaderes e due alla coscia nella curva Telefonica) e 6 traumatizzati gravi, con fratture e contusioni serie. Un bollettino di guerra che - come oggi polemizza qualcuno sui forum - tapperà la bocca a quanti si erano lamentati ieri per i pochi pericoli occorsi durante le prime tre corse dei Sanfermines 2009
IL GIORNALE.IT
Quattro feriti in ultima corsa San Firmino a Pamplona
MADRID - Si è concluso oggi con "solo" quattro contusi l'ottavo e ultimo "encierro" della celebre "Fiesta" di San Firmino 2009 a Pamplona, quest'anno insanguinata dalla morte di un giovane spagnolo di 27 anni lo scorso venerdì, e da diversi feriti gravi.L'encierro (la corsa dei tori accompagnati da centinaia di coridores) di oggi è stato uno dei più veloci e spettacolari delle feste. I tori dell'allevamento di Nunez de Cuvillo, sciolti sull'acciottolato delle stradine di Pamplona, hanno finito la loro corsa in soli 2 minuti e 20 secondi. Nella velocissima 'carrera' i tori hanno raggiunto e fatto cadere due 'mozos' (ragazzi) e si sono registrati solo quattro feriti lievi, nessuno per cornate.Ma quest'edizione dei 'Sanfermines' rimarrà nella storia per la morte del giovane madrilegno David Jimeno, ucciso a cornate da Capuchino, 515 chili, un giovane toro del temuto allevamento di Jandilla (di Caceres). Jimeno è la prima vittima di una cornata dagli encierros del 1995: la 15ma dal 1911. Assieme a lui, venerdì sono state ferite altre 11 persone, una ricoverata in terapia intensiva.Anche la corsa di domenica è stata bagnata dal sangue fatto scorrere dai tori Miura. In terra sono rimasti due feriti gravi, ma non ci sono state vittime mortali.
GIORNALE DEL POPOLO
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